martedì 20 gennaio 2015

STORIA DEI TOMASSONI: TUTTO SI SPIEGA!


Colonnelli e Capitani ternani dei quali si è avuto notizia e sono stati in fazione: Tomassoni. (stralcio introduttivo)

I Tomassoni, come i loro parenti Ciancherotti, sono antiche famiglie originarie di Terni appartenenti al ceto medio, alla piccola borghesia o, come si dice al tempo, alla classe dei populari o Banderari. Come rileva la distribuzioneStemma dei Tomassoni nazionale di questi cognomi, ancor oggi la maggior concentrazione è riferita ad un'area socio-culturale omogenea corrispondente al cuore dell'antico Stato della Chiesa, ovvero Marche, Umbria e Lazio. I Tomassoni sembrano appartenere a quella piccola classe dirigente dello Stato costituita da notai, avvocati, sindaci e procuratori. A seguito delle eroiche e politiche gesta di Raimondo i Tomassoni ottengono il titolo di Conti e l'insegna nobiliare così descritta: "Partito: nel primo d'azzurro alla fascia di rosso caricata di tre gigli d'oro, accompagnata in capo da una coppa fumante, ed in punta da un monte di verde di tre cime all'italiana reggente un istrice al naturale". Nello stemma riprodotto: "nel secondo d'azzurro alla fascia d'oro accompagnata in capo da tre barbe di rosso ordinate in fascia, ed in punta da un monte di verde di tre cime all'italiana (Barbarossa)" l'insegna dei Tomassoni risulta appaiata (partita).

Il "capostipite militare" di questa famiglia è Alessandro Tomassoni, nato a Terni probabilmente intorno al 1508.Stemma di Virginio Orsini Svolge la sua carriera militare iniziando dal gradino più basso fino a divenire Generale dell'esercito pontificio ed apprezzato ingegnere militare. Muore nel 1555 alla Madonna della Quercia per le ferite riportate nella grandiosa battaglia di Porto Ercole del 10 giugno 1555. Esordisce agli ordini di Gentil Virginio Orsini, Conte dell'Anguillara, scorrendo tutte le coste del Mediterraneo per combattere i Turchi, passa poi nell'esercito pontificio per condurre, come figura di primo piano, la guerra del sale prima a Perugia poi a Paliano: sempre a Perugia collabora con il San Gallo alla costruzione della Rocca Paolina; pone l'assedio alla città di Mirandola e la espugna; partecipa, infine, alla difesa della Repubblica di Siena dove trova la morte.

2 commenti:

Segretario ha detto...

Quando l'ho vista me so piegato...non potevo non condividerla!!

Bombo boys ha detto...

Ora ci manca solo Wikipedia