mercoledì 15 gennaio 2014

Le pagelle del Comandate Stopardi - Ep. XII

Ormai sempre più solitario in trincea, il testardo Comandante si ostina a sproloquiare nonostante il campo degli sproloqui venga progressivamente abbandonato (Segretario, dove sei? Quanto c’è di vero nel post minaccioso mollato qualche giorno fa?). Cmq per ora la redazione va avanti aspettando un segnale nel buio. E veniamo alla consueta sbrodata di voti:

CANEPINE: Voto 8: I cagnacci mordono alle calcagna il podio, si confermano andando a schiantare i meno quotati pareggisti. Partite come queste sono facili solo sulla carta. È sulla plastica che cominciano le insidie. Se il blocco (blocchetto) Milan non fa il suo dovere in termini di voti, ci pensa Irritelli a fare comunque il suo dovere con il contributo di un golletto (donde il soprannome Gollettelli). La prestazione sottotono dell’avversario e le mura amiche blindano la vittoria e buonanotte ai suonatori (anche quelli di Roma, sempre più vicini). Squadra famelica e guardinga, scommettiamo che non le sfuggiranno i playoff (senza voler portare sfiga a nessuno)?
Sicuri

ICS: Voto 5: Non ci siamo. La Dogbulls Arena non è certo un campo facile, ma almeno giocarsela per lo sparuto gruppo di tifosi sceso dalle case alte si doveva. Inoltre le frange più estreme del tifo organizzato rimproverano alla società un certo immobilismo in sede di mercato. Come dargli torto? Per un Milito che timidamente si riaffaccia in campo, gli scricchiolii si moltiplicano dopo che un paio di confortanti vittorie avevano illuso l’ambiente. E poi quantomeno cercare di onorare il nome che si porta e puntare ad un bieco pareggio dovrebbe essere un imperativo.
Inerme

SONADOR: Voto 5: Spiace mollare l’insufficienza, ma lo scontro al vertice era di quelli da non perdere, e infatti è stato clamorosamente perso. Con il risultato che i diretti concorrenti per il secondo posto hanno agganciato i rostri nelle casse armoniche dei malcapitati concertisti e adesso il secondo posto è tutto da giocare. Non solo, ma pure tra le mura amiche! Intanto però l’attenzione della tifoseria viene sviata da un acquisto che sembra una pura operazione di marketing. Con l’acquisto di Kaizzuke Honda infatti si vocifera che il Presidente intenda garantirsi il dominio del fiorente mercato dei mandolini in estremo oriente. Dalle prime indiscrezioni sembra però che sempre il presidente sia rimasto piuttosto seccato dopo aver tentato di cavalcare il povero Kaizzuke e averlo trovato alquanto scomodo. Pare si sia lamentato soprattutto del sottosella troppo piccolo. Perplessità e costernazione al pensiero di dove possa essere stato individuato il sottosella.
Dominatore del mercato d’oriente

LANCERS: Voto 5: Siccome non c’è due senza tre, avendo già affibbiato due cinqui consecutivi ho dovuto, giocoforza, mettere il terzo. Altrimenti il voto sarebbe stato 8. Perché? Nulla è conquistato definitivamente, ma i lancieri si sono definitivamente messi alle spalle il momento no e hanno espugnato con sapienza tattica e solidità caratteriale il campo più importante, quello dei diretti avversari liutai. Le pifferate stavolta gliele hanno fatte sentire gli altezzosi marcantoni che compongono la falange oplita dei lancieri (ma che ho scritto? Non cancello solo perché non mi funziona il backspace). Saranno un osso duro per tutti e, digiamolo piano, hanno anche recuperato due punti sul Bombinflessione capolista. Hai visto mai che sti puntuti lancieri a fine anno ti fanno lo scherzo che non ti aspetti? Certo, il mercato langue, ma la tifoseria è abituata alla tirchieria presidenziale, e soprattutto, adesso che la squadra va bene chi lo convince al Presidente che potrebbe essere il caso di scucire due creditucci in più?
Solido (non potevo certo scriverlo dei Sonador, questa settimana)

PAPERI BLU: Voto 6+: Contro gli ultimi della classe i paperotti si limitano al compitino, inanellando un paio di buoni goals ma anche una impressionante serie di insufficienze. Buon per loro che gli ospiti del Pireo non ne approfittino e con una prestazione incolore lascino campo libero alle svolacchiate dei pennuti. Il presidente si è anche già mosso sul mercato con rara oculatezza, andando a caparsi dal mazzo un gran bel difensore che come prima uscita non è nemmeno stato schierato. E non parliamo della superdifesa della Juve, ma di squadrette di mezza classifica. Comunque la vittoria è un altro importante tassello sulla strada della salvezza, da raggiungere al più presto prima che scoppi Toni Curtis.
Cinico

PORTOSCHIFO: Voto 4: non ci siamo, poco da aggiungere. Ma quel poco lo aggiungiamo. Bastano un impalpabile palpacio e un Sau evanescente per vanificare il golletto che formichina Montolivo aveva confezionato. Se i Portoschifidi non sfruttano nemmeno queste occasioni (paperi indolenti) per accorciare la classifica, quali occasioni sfrutteranno mai? Di mercato poi è arduo parlare, visto il perdurante latitare di sghei (che sotto sotto ci sia una occulta proprietà indonesiana?). E dunque? Meglio affidarsi al tecnico e trovare la quadratura al più presto, ormai rimane quasi solo il girone di clausura (dopo l’apertura e l’inmezzocomelprezzemolatura). Non è poco, ma neanche molto, come direbbe il compianto Max Catalano. Meglio che Palasio si riprenda in fretta e che il Portoschifo senta più spesso la ferocia da derby che lo ha contraddistinto.
Pericolante

LA PEZZA: Voto 7: Ok, è solo un pareggio in casa. Ma gli sfidanti erano niente meno che i Bombo Boys! E soprattutto, la squadra di casa era addirittura La Pezza!! E così si è materializzato l’incredibile, compiuto l’ineffabile, realizzato Lino Pinabile (beato lui), determinato l’imponderabile. I pezzaioli hanno preso a bisteccate in faccia i primi in classifica. Complice, a dirla tutta, anche un carpiato reale di entrambe le chiappone, visto che gli ospiti riescono nel non facile compito (che nell’altro fantacalcio ho assolto io in maniera magistrale) di lasciare in panca una quadripletta (a memoria non si vedeva una quadripletta dai tempi di Del Vieri all’Inter). E tutte le mucche del circondario a fare festa, giustamente (e quando ricapita).
Festante

BOMBO BOYS: Voto 4: Non ce ne voglia, ma quei quattro gol in panca gridano vendetta (e pure qualcos’altro). Ora, il vantaggio in classifica è ancora cospicuo ma sta diventando tutt’altro che rassicurante, la canea degli inseguitori fa sentire il suo famelico ululato sempre più da vicino. Se non si sbrigano a tornare i Bombi formato 2013 sarà dura mantenere il primo posto. Così com’è certamente dura farlo senza il proprio uomo migliore, indisponibile ancora per diversi mesi: Bergessio (inspiegabilmente ceduto ai Paperi Blu in cambio di un set di pentole). La torre pende, la squadra pure. Necessita raddrizzata. Dopo la carota, usata giustamente per tutta l’apertura e l’inmezzocolprezzemolatura (non è che posso inventare più di tanto, abbiate comprensione), è forse giunto il momento di usare con questa squadra anche il bastone. (Oppure sempre la carota, ma con modalità anatomicamente alternative).
In flessione (e sotto c’è la carota!)

TROPICANA: Voto 9: Co estu pifero que perdemo! Ve credevaci que se cagavamu soto pe una dopieta de ‘o scitadino Eder? Eco qua, a bastadu ‘o campeon do Brazil, o’ pennellao capellutu, ‘o sciupafemene de Rio, ‘o scarto da Juventus, Jiji Amauri, e avemu rimesu la parcida en carrejada. Amo lo potemu pure rimete dentro a l’armajiu que tanto nun combinha più una sega (como dite voi en Italia sega? Hernanes? Non sce tocate el profeta che scia un futuru da magasiniere luminosu como el pan de suchero). Daj e daj sce sta a veni a saudade dei plajofe. Sta a vede que tra na samba e na bossanova estrapamu almenu el quarto postiscinu?
Devastanci

BASTARDI SENZA GLORIA: Voto 8: Questa partita decreta ufficialmente che non è l’annata giusta. Ora gli ex gloriosi faranno bene veramente a guardarsi le spalle. Ics e soprattutto Pezzaioli non sono così lontani. Il voto è alla prestazione, gagliarda ben oltre il risultato bugiardo. I bastardi applicano alla perfezione i dettami tattici del nuovo allenatore, Arcindo Seedorf, e mettono in seria difficoltà i più quotati brazileri. Al grido di “Fucibol bailado sta cippa!” riescono ad imbrigliare la squadra avversaria e anche a colpire ripetutamente in contropiede. Tutto ciò non basta perché la fortuna aiuta i sambaioli che agguantano il pareggio e nel finale dilagano, deprimendo ancor di più il morale dei bastardi dentro. Però su col morale, se le prestazioni continueranno ad essere queste prima o poi qualche vittoria scacciacrisi arriverà. In più, il bel segnale giunto dai tifosi che si oppongono all’avvicendamento in panchina e reclamano più volte e a gran voce dalla curva il rientro del mitico tecnico Fiorucci, artefice dei grandi successi del passato (come ram power 104).
Artefice dei grandi successi del passato.

Il Comandante congeda il suo pubblico con un quesito regolamentare, nella timida speranza di stanare l’inguattato Segretario: premesso che il prestito è un a stagione, che succede se un giocatore preso in prestito (esempio del tutto casuale: Maresca) viene ceduto in serie B? Può il Presidente sostituirlo oppure si è già irrimediabilmente giocato il suo bonus e il trasferimento in B sta a testimoniare solo la scarsa oculatezza degli investimenti perpetrati?

L’ultima riflessione è d’obbligo ed è racchiusa nella seguente considerazione: la solitudine non agevola la loquacità. Un saluto dal Comandante Stopardi

1 commento:

La Pezza ha detto...

Per fortuna che ci sei ancora tu ultimo baluardo prima della desolazione cosmica.