"RISULTATI & SMOCCOLI" RITORNO PLAYOUT

TOMASSONI NOOOOOOO!!!

DRAMMA LA PEZZA, TOMASSONI NON SI RIALZA, E’ SERIE B

SALLY INVECE SI - MERITATA SALVEZZA DELLA MATRICOLA

FESTEGGIAMENTI IN VIA RISORGIMENTO PER TUTTA LA NOTTE

Gubbio – Il verdetto è arrivato, alle ore 10:51 di martedi mattina (non appena l’aggiornamento è stato pubblicato) Tomassoni lascia la Lega Pro dopo 5 stagioni “nobili” in cui praticamente aveva vinto tutto: 1 campionato, 2 coppe di lega, 1 final eight e anche una regular season. Cade cosi la quarta squadra più longeva della Lega dopo le due “sempre presenti” e le Canepine. Arriva l’onta della retrocessione n. 6 per mister Tomassoni, che va ad eguagliare il Mago Lussemburghese e Cardellini. Strana anche la parabola discendente dei pezzaioli che in sequenza avevano collezionato un 1° posto all’esordio, poi 2°. 3°, 4° e poi un incredibile e imprevisto crollo che li ha portati ad una fatale 9° posizione, togliendo il titolo sportivo definitivamente. Peccato, non ce ne voglia mister Sally di cui parleremo tra poco, ma salutare una società che – seppure in pochi anni - ha lasciato un segno importante nella storia della Lega è sempre difficile. Ma questo è il verdetto ineccepibile venuto fuori dal campo e i pezzaioli pagano una serie di errori che li hanno portati prima al playout e poi all’inevitabile retrocessione. Pagano prima di tutto la partenza negativa della regular season con ben 8 sconfitte consecutive – praticamente un terzo del torneo girato a vuoto – poi una mini serie di vittorie e molti pareggi nella parte centrale del campionato avevano riacceso in parte le speranze della rimonta, ma l’ultimo girone, quello decisivo, si è rivelato ancora una volta insufficiente con gli errori di mercato che hanno contribuito alla decaduta dei perugini. La partenza di Diamanti poi ha confezionato coi fiocchi la stagione negativa di Via Fracassini. Adesso ci sarà da lavorare per ricostruire l’ambiente, soprattutto dal punto di vista psicologico, ma su questo mister Tomasoni più volte ci ha abituato a grandi ritorni. Festa grande invece in via Risorgimento già dalle prime ore di martedi mattina perché era nell’aria il profumo dell’impresa. I ragazzi del Sally ottengono un’importante salvezza all’esordio in un campionato nuovo e ultra competitivo, per lo più ottenuta contro una “grande” della Lega. Due gare molto “pratiche” hanno permesso ai Portoschifo di centrare meritatamente l’obiettivo minimo quando ad un certo punto, con l’infortunio di Strootman - tutto sembrava crollare; invece la tenacia di Pierotti junior e la migliore situazione generale della rosa – Palacio su tutti – ha avuto la meglio sui perugini La Pezza. Complimenti al Sally e a tutto lo staff che con serietà e passione - tipica della nostra filosofia - si è tolto subito il nomignolo “fastidioso” di matricola.

PORTOSCHIFO-LA PEZZA 3-0

Stavolta la rimonta di mister Tomassoni non si è completata. La gara di ritorno a Scheggia è stata fatale ai perugini che si sono presentati per tentare l’impresa con il modulo più offensivo possibile e cioè 3-4-3, praticamente in formazione tipo. I pezzaioli però hanno sbattuto su un muro di gomma grazie anche alla risposta del Sally che intelligentemente schierava un efficace 3-5-2, col centrocampo che si è rivelato l’arma vincente degli scheggini (+2-2). La rete preziosa di Palacio, il fattore campo e la buonissima prova generale (solo due insufficienze) hanno poi agevolato le cose per arrotondare il risultato, che comunque era al sicuro anche non arrivando alla fatidica soglia del 66 vista l’ennesima prova deludente dei ragazzi di Tomassoni che si sono fermati solo a quota 62,17. L’unica nota negativa, non influente, l’espulsione del subentrato Albertazzi (chi cavolo è?!) che sottolinea però l’annata negativa dell’ormai ex matricola sul fronte del mercato libero su cui la dirigenza di via Risorgimento dovrà lavorare meglio per affrontare più serenamente la stagione prossima. Sui perugini abbiamo detto e scritto tutto, c’è poco altro da aggiungere. Nelle due gare non vi è dubbio che la squadra che meritava di più era quella guidata dal Sally. Solo El Kaddouri ha tentato di scuotere l’ambiente con una rete rabbiosa (e infatti non ha neppure esultato), troppo poco su 180 minuti. Guarin (4) e compagni si erano già arresi da un pezzo, solo tre le sufficienze a tabellino con la squadra che ha fatto acqua su tutti i reparti.

E allora come disse Mentana quando salutò Mediaset e i suoi video spettatori consentitemi di dire in maniera affettuosa e per una volta non ironica…semplicemente ciao Giusè.

Dalla redazione