lunedì 4 maggio 2015

SETTIMA LEGIONE CAMPIONE DI LEGA


SI OPE’ SEI IL PIU’ FORTE

TOMASSONI SBANCA SAN GIULIANO E TORNA SUL TETTO DELLA LEGA

PRIMO TITOLO PER I LEGIONARI E QUINTO

PERSONALE PER IL MISTER SICULO-PERUGINO

DRAMMA DEI PISANI: 6^ FINALE PERSA!

Gubbio – Tomassoni con una grandissima prestazione - quella solo ci voleva - sbanca il campo degli ormai ex campioni pisani e torna a casa col titolo cucito sul petto. Roba da matti, roba da fantacalcio! Intendiamoci, il titolo è meritatissimo, dopo il pari interlocutorio dell’andata la gara di ritorno dei perugini è stata sontuosa e i suoi uomini simbolo vanno tutti e quattro a segno: Florenzi, Pjanic, Niang e Icardi. Gli uomini da cui ci si aspettava l’altissima prestazione hanno risposto sul campo, alla grande. Cancellato il Torres di Castellara di Tonda (Fiorucci retrocesso dopo l’affare tanto discusso) e cancellato “l’affare” Berardi (altrettanto discusso e Ciarafischi guarda caso perde la finale), siamo ancora sicuri che Tomassoni è l’anello debole del Fantamercato? I numeri del mister dicono di no, secondo mister più titolato della Lega e secondo con più campionati vinti dietro solo a Fiorucci. Ma soprattutto il siculo-perugino cancella immediatamente l’amarezza della retrocessione patita lo scorso campionato con i suoi La Pezza. L’ennesima matricola che sbriciola avversari più quotati alla vigilia, dove la redazione pronosticava gli stessi Bombo Boys, le Canepine e i Lancers su tutti. Tomassoni sale sul gradino più alto del podio per la quinta volta, doppietta con gli indimenticabili AC Rasta, poi vittorie con Terzo Tempo e La Pezza appunto. Adesso mister Fiorucci è a soli due trofei (16-14) e già con la prossima Supercoppa di Lega (a settembre) le distanze potrebbero ancora accorciarsi. Ad Hollywood va invece in onda “Ciarafischi e la Maledizione della Finale”, il forte mister pisano esce ancora una volta con le ossa rotta da una finale playoff, come se il primo titolo vinto all’undicesimo rigore contro i Lancers avesse creato una sorta di maledizione su di essa. Adesso, dopo ben 6 finali perse su 8 giocate, si può tranquillamente dire che quel piccolo “debito” è stato ampiamente ripagato. La squadra più presente in assoluto nella gara più importante della Lega ha mancato anche per colpa della sorte avversa, dopo la perdita di Cuadrado (mai rimpiazzato) e la brutta tegola dell’infortunio di Pogba la squadra da stratosferica è divenuta più normale e terrena, troppo dipendente dal solo Tevez che anche in finale ha voluto lasciare il suo marchio con una doppietta d’autore. Il resto è già negli archivi storici della segreteria a fare statistica. Onestamente erano di fronte le due squadre che più delle altre, anche se di poco, meritavano il titolo e poi si sa su 180 minuti può succedere di tutto, soprattutto dopo una regular season molto equilibrata con i valori di bonus praticamente azzerati. Forse Tomassoni nelle 27 giornate meritava qualche cosa di più del diretto avversario ma tutto sommato in Via Fracassini si possono ritenere soddisfatti…

LA GARA

Sulla partita abbiamo praticamente detto tutto, i perugini sfornano la prestazione dell’anno da Top Team e con le quattro reti già descritte tutto scivola sul velluto, anche i due gol subiti stranamente da Buffon. Tre sole le insufficienze dei legionari con quella più grave del solo Okaka (5,167) compensate da un gran centrocampo che sforna un +2 -2. I padroni di casa si presentavano con la formazione tipo, dando per scontato le diverse assenze per infortunio che in questa stagione hanno flagellato anche i Bombo Boys, con un obbligato 4-4-2 dato la pochezza degli attaccanti a disposizione, con Gabbiadini ad affiancare l’immenso Tevez (la redazione avrebbe scelto Maccarone tutta la vita ma a conti fatti poco sarebbe cambiato). I pisani fanno cosi la loro buonissima partita, anzi con tre reti (Brienza per la storia e per le statistiche) e zero gol subiti la gara è tutt’altro che scontata fino ai conti del lunedì, e questo è un altro grande merito dei ragazzi di Ciarafischi che ci hanno creduto fino all’ultimo, tenendo tutta la Lega col fiato in sospeso fino alla fine, come avevamo ampiamente previsto (questo si) già durante il primo girone di r. s. Ma le tre insufficienze però più gravi del collega, Gargano su tutti, e i migliori voti dei perugini hanno fatto la differenza confezionando l’ennesimo colpaccio della matricola.

 

Come nella finale 2009/10 Tomassoni ha la meglio sul rivale Ciarafischi e, per le statistiche, per la quarta volta su undici edizioni non vince la prima classificata nella regular season, due volte ha vinto la seconda e due volte la terza classificata. Ci può stare, specialmente quando i tornei sono equilibrati come quest’ultimo sicuramente lo è stato.
Dopo una bellissima cavalcata va in archivio anche il torneo n° 20, quello del ventennale, e dopo l'apertura dei Lancers di Crociani all'esordio chiude il "ciclo" la matricola di Tomassoni, ovvero due cofondatori storici di questo bellissimo gioco e bellissimo gruppo che da un quinto di secolo continua a tenerci in contatto come se il tempo non fosse mai passato. Adesso le celebrazioni iniziate a settembre a Castellara di Tonda possono e devono continuare fino alla prossima Assemblea di Lega dove invece entreremo nella nuova era. Pertanto chiunque abbia idee e voglia di festeggiare lanci pure la sua offerta ricordando che ogni occasione è persa...

Dalla redazione.

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